Office Project Room è felice di annunciare la mostra personale di Francesco Bertocco (Milano, 1983), in dialogo con l’opera Late Lilac (2006) di David Simpson (Pasadena, 1928), provenienza collezione privata. La mostra apre il ciclo espositivo Dialoghi, un progetto che pone in relazione le opere di giovani artisti con le opere di artisti affermati, costruendo un dialogo serrato, tra metodologie di lavoro, rimandi, influenze e similitudini meno apparenti ed esplicite, che si rinnova ad ogni momento espositivo. Il lavoro presentato da Francesco Bertocco parte da un’indagine sul luogo della terapia, il setting, intenso come spazio fisico, con una sua geografia, i suoi volumi e come spazio psicologico dentro cui proiettare le tensioni e le drammaturgie dell’IO. In Praxis (2018), una serie di fotografie esplorano il setting primigenio, lo studio di Sigmund Freud al numero 19 della Berggasse a Vienna. Le immagini si muovono attorno alle tracce lasciate dai pazienti all’interno della sala d’attesa, ai dettagli delle super fici che costituiscono il suo studio originario, in un legame costante di segni che definiscono il luogo e la sua storia. Il setting diventa uno spazio sociale, nel quale le dinamiche tra paziente e terapeuta si definiscono, attraverso un processo di continua trasformazione e scambio. Come nei principali lavori di Simpson, l’opera Late Lilac (2006), appartenente ad una collezione privata, ragiona sulla compresenza di più livelli di percezione e di lettura usando astrazioni cromatiche dalle proprietà interferenziali. Le superfici dei suoi quadri mutano a seconda dell’angolo prospettico in cui si pone lo spettatore. Questo cambiamento definisce un rapporto in divenire continuo, tra lo spettatore e l’opera, costruendo un legame di relazione che si rinnova, di volta in volta, di dipinto in dipinto.
Francesco Bertocco è un artista visivo e filmmaker. Tra le mostre personali: la rada – spazio per l’arte contemporanea (solo screen), Locarno; Through a glass darkly – BACO, Bergamo; Allegoria (con Alberto Grifi) – Viafarini DOCVA, Milano; Eclissi – MAGA Museo Arte, Gallarate; Focus Group – ROOM Gallery, Milano; Role Play – Lucie Fontaine, Milano. Tra le mostre collettive e gli screening: 13th Bienal de Artes Mediales – Museo Nacional de Bellas Artes Santiago, Chile; Stuttgarter Filmwinter-Festival for Expanded Media, Stuttgarter; Glitch. Interferenze tra arte e cinema in Italia, PAC- Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano e OCAT, Shanghai; Lo Schermo dell’Arte – Villa Romana, Firenze; Kino der Kunst, Monaco; Nyon; Mediterranea 16 Errors Allowed, Ancona; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato; Fondazione Merz, Torino; Festival International Filmmaker, Milano. Artevisione – Museo del 900 , Milano; Visions du Réel 2014 International Documentary Festival,
David Simpson espone i propri lavori dagli anni 50 in Europa, Asia e negli Stati Uniti. Il suo lavoro è presente all’interno di importanti collezioni, tra le quali la Collezione Panza, Varese; il Museo Cantonale d’Arte, Lugano, Svizzera; il Museum of Modern Art, NY; San Francisco Museum of Modern Art, CA; Philadelphia Museum of Art, PA; Seattle Museum of Art, WA; National Collection of Fine Art, Washington, D.C.; John D. and Catherine T. MacArthur Foundation, Chicago; e il MART di Trento e Rovereto.
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Office Project Room is pleased to announce the solo exhibition by Francesco Bertocco (Milan, 1983), in dialogue with the work Late Lilac (2006) by David Simpson (Pasedena, 1928). The show opens the exhibition cycle Dialoghi – a project that establishes a dialogue between younger and more established artists, where respective working methodologies, references, and subtle and explicit influences and resemblances are renewed in each exhibition moment.
The work presented by Francesco Bertocco begins with an investigation of the locus of therapy – an intense physical setting, with its own particular geography and volumes; and a psychological space in which the tensions and dramaturges of the IO are projected. In Praxis (2018), a series of photographs explore the original setting, Sigmund Freud’s study at 19 Berggasse in Vienna. The images shift from the traces left by the patients inside the waiting room, to the details of the surfaces that make up Freud’s original study, in a constant link of signs that define the place and its history. The setting becomes a social space, in which the dynamics between patient and therapist are defined in a process of continuous transformation and exchange.
As in the main works of Simpson, Late Lilac (2006) – belonging to a private collection – considers the coexistence of multiple levels of perception and reading, using chromatic abstractions with interferential properties. The surfaces of his paintings change depending on the viewer’s angle of perspective. This change highlights a relationship in continuous becoming, between the spectator and the work, building a bond that is renewed, each time, in each painting.
Francesco Bertocco is a visual artist and filmmaker. Solo exhibitions include: la rada – spazio per l’arte contemporanea (solo screen),
Locarno; Through a glass darkly – BACO, Bergamo; Allegoria (con Alberto Grifi) – Viafarini DOCVA, Milan; Eclissi – MAGA Museo Arte, Gallarate; Focus Group – ROOM Gallery, Milan; Role Play – Lucie Fontaine, Milan. Group exhibitions and screenings include: 13th Bienal de Artes Mediales – Museo Nacional de Bellas Artes Santiago, Chile; Stuttgarter Filmwinter – Festival for Expanded Media, Stuttgarter; Glitch. Interferences between art and cinema in Italy, PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Milan and OCAT, Shanghai; Lo schermo dell’Arte –Villa Romana, Florence; Kino der Kunst, Munich; Artevision – Museo del 900‘, Milan; Visions du Réel 2014 International Documentary Festival, Nyon; Mediterranea 16 Errors Allowed, Ancona; Luigi Pecci Center of Contemporary Art in Prato; Fondazione Merz, Turin; Festival International Filmmaker, Milan.
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